Il potere della decisione

James ha il tipico viso da bravo ragazzo. È sorridente e disponibile, gli occhi grandi e azzurri sono lo specchio del suo animo candido.

Gli chiedo se sia favorevole o contrario al diritto d’aborto, lui mi guarda e risponde che crede che sia una decisione che spetti alla donna.

Dopo alcuni secondi aggiunge che l’anno scorso la sua ex ragazza rimase incinta, probabilmente per una dimenticanza nell’assunzione della pillola anticoncezionale. Avevano solo ventidue anni e la decisione era stata presa.

Gli chiedo come si sia sentito, ma lui mi risponde sereno. Non era decisione sua, la sua famiglia non aveva né i soldi per crescere un bambino né i soldi per interrompere la gravidanza. Nonostante questo ne parlò ogni giorno tutti i giorni con la ragazza.

Lei era benestante, una strada colma di possibilità davanti. Lui si manteneva lavorando durante l’università e con un minimo del contributo dei suoi, ancora un anno alla laurea. Riconosceva l’assennatezza della decisione.

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